L’accesso al mutuo prevede normalmente la presentazione di documentazione relativa all’identità del richiedente (documento di riconoscimento e codice fiscale), alla situazione reddituale e patrimoniale, ad eventuali garanzie ipotecarie, nonché la valutazione del merito creditizio da parte della banca. È necessario dimostrare una buona affidabilità creditizia e una capacità di rimborso coerente con l’importo richiesto e la durata del finanziamento.
Spesso si richiede la prova della capacità reddituale attraverso buste paga, CUD, dichiarazioni dei redditi o bilanci aziendali, oltre ad eventuali contratti di lavoro, visure camerali e attestazioni di eventuali altri finanziamenti in corso. In molti casi l’istituto di credito effettua anche una perizia sull’immobile oggetto di ipoteca, al fine di determinarne il valore e la corretta percentuale di finanziabilità (loan-to-value).
Un’istruttoria completa e ben documentata consente alla banca di valutare con maggiore precisione il profilo di rischio del cliente e può agevolare l’ottenimento di condizioni più favorevoli in termini di tasso, durata e struttura del piano di ammortamento.
Fonte: Refinanx